IL GIARDINO DELLE DELIZIE

Il Giardino delle Delizie è il risultato delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli e dell’adeguamento alle diverse influenze architettoniche e botaniche. Del primo impianto formale, realizzato nel XVII secolo rimane ancora leggibile la struttura geometrica, riconoscibile nella suddivisione della prima parte del giardino in viali ortogonali e nei parterre in origine delimitati da siepi di bosso, vasi di agrumi ed elementi scultorei. Il giardino, ancora di carattere formale, si arricchì nella seconda metà del XVIII secolo di reperti archeologici, statue e rarità botaniche.

Le maggiori trasformazioni avvennero nella prima metà del XIX secolo, quando seguendo la nuova moda anglosassone, il giardino venne trasformato in un parco all’inglese con boschetti e vialetti tortuosi. Nella seconda metà dell’ottocento, quando il Catajo passò di proprietà alla famiglia imperiale austriaca anche il giardino venne spogliato e depredato delle sue statue, fontane e dei suoi elementi architettonici.

Solo dopo anni di incuria e abbandono, nel 2016 è iniziato il recupero della totale superficie storica, con il ripristino di tutti i sentieri andati perduti, dell’antico roseto e la piantumazione di centinaia tra giovani alberi e fioriture.

Molte sono le cose interessanti all’interno del parco, sicuramente da non perdere sono le due magnolie grandiflora poste ai piedi della scalinata, sono tra le prime importate dall’America in Europa. Proseguendo il viale principale seguono due belle sofore pendule, originarie del Giappone, con i loro rami attorcigliati. Impossibile non notare la grande sequoia gigantea, vero monumento vivente. Una delle viste più belle si trova raggiungendo la sponda sud del lago, qui si vede come in uno specchio il castello riflesso sull’acqua circondato di ninfee. Ritornando verso l’ingresso è interessante l’antica galleria di carpini, tunnel verde che permetteva alle dame di passeggiare senza prendere il sole. Nel viale trasversale la storica collezione di arance e limoni storici e di rose antiche, ibridate tra il 500 e il 900, che in stagione mostrano una spettacolare fioritura in scala cromatica dal bianco al rosso cardinale passando dai vari toni del rosa.