TAPPA N. 6: TERRAZZA PANORAMICA

Questo ampio spazio, creato al posto della copertura a tetto spiovente della vecchia Casa di Beatrice, è stato progettato da Pio Enea I nel 1570, come sala da ballo a cielo aperto, ideale per le feste nelle calde sere d’estate. Dobbiamo infatti ricordare che il Catajo è stato progettato come dimora estiva, dove gli spazi esterni sono forse ancora più importanti di quelli interni: questo riflette un nuovo modo di vivere all’aperto che viene scoperto proprio nel Rinascimento. Vi invitiamo ad avvicinarvi alla balaustra che guarda a ovest verso i colli e il cortile interno. Per la prima volta nella storia moderna, nel Rinascimento gli spazi esterni vengono intesi come spazi abitabili, e questa terrazza dialoga sia con l’architettura del castello che con la natura circostante. I Colli Euganei diventano un vero e proprio elemento decorativo. Inoltre, la terrazza è una sorta di palco privilegiato su un eccezionale palcoscenico, il sottostante “Cortile dei Giganti”. A partire dal XVI secolo, gli ospiti degli Obizzi potevano assistere da questa terrazza a speciali spettacoli, in particolare le naumachie, ovvero le battaglie navali dal vivo. Grazie ad un ingegnoso sistema idraulico il cortile poteva essere riempito d’acqua proveniente dal canale, come fosse una gigantesca vasca. I soldati degli Obizzi, su piccole imbarcazioni, si sfidavano in combattimento per l’intrattenimento degli ospiti.

Vi invitiamo ora ad accedere al piano nobile passando dal grande portone verde che conduce al primo salone affrescato.

All’interno dei saloni affrescati è vietato fotografare, fare video e toccare qualsiasi superfice storica, in particolare gli affreschi.