
TAPPA N. 9: SALA DI FERRARA
Ricordiamo che è VIETATO FOTOGRAFARE e FILMARE gli affreschi (anche senza flash) ed è VIETATO TOCCARE e VIETATO APPOGGIARSI ALLE SUPERFICI AFFRESCATE.
Anche qui sopra la porta troviamo uno stemma di dedica, in questo caso è quello della famiglia d’Este, signoria che ha governato per secoli la città di Ferrara e successivamente anche la città di Modena. Ai lati ancora una volta le allegorie. Sulla destra la figura maschile bardata di rosso è il dio Marte, dio della Guerra. Sulla sinistra l’allegoria femminile che rappresenta l’Umanità.
La scena più importante però la troveremo quasi sempre sopra il camino. In questo caso vediamo un personaggio che ci dà le spalle: è Niccolo’ Obizzi, che nel 1300, viene ricevuto dal Conte di Fiandra in rappresentanza di Re Filippo IV di Francia. Gli viene offerto un piatto dorato sopra il quale ci sono le chiavi della città di Gand (città che oggi si trova nel Belgio fiammingo ma che all’epoca rientrava in territorio francese); gli Obizzi l’avevano conquistata per conto della Francia ed il re, grato per questo, gliela sta offrendo in modo simbolico per ringraziarli della guerra vinta. Gli Obizzi ci tengono particolarmente a farci notare questa scena, perché ancora una volta rivendicano il fatto che loro non sono secondi all’aristocrazia. Solamente ai nobili era concesso offrire in dono una citta che in questo caso viene concessa anche agli Obizzi, che non sono nobili ma sono importantissimi.
In questo caso guardiamo anche sopra di noi. Alziamo lo sguardo verso il soffitto dove troviamo una bellissima tela dipinta. Ancora una volta un soggetto allegorico che ci sta a rappresentare il Tempo, che viene rappresentato come un uomo anziano, saggio, con una barba bianca e lunga, che tiene in mano una clessidra a rappresentare lo scorrere spesso veloce del tempo. E lui sta tenendo per mano la Verità, la verità che viene svelata dal Tempo. La Verità viene sempre portata a galla, questo è il messaggio che gli Obizzi vogliono dare ai loro ospiti.
Per visitare le altre stanze affrescate, tornate nel salone principale ed entrate nella seconda porta a destra.